L’intelligenza artificiale entra nelle nostre case
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Sicurezza, elettrodomestici, climatizzazione, qualità dell’aria: sono molteplici le funzioni che la domotica ha sviluppato negli anni più recenti e che è in grado di gestire, migliorandone l’efficienza e semplificando le nostre vite.

Alla domotica, come a tante attività quotidiane o professionali, si sta ora affiancando l’intelligenza artificiale, vale a dire la capacità delle “macchine” di apprendere dai nostri comportamenti, dall’ambiente esterno, dagli input che ricevono.

La casa “intelligente” dunque, non è solo un ambiente in grado di rispondere ai nostri comandi, spesso inviati da remoto. È anche una casa che impara a reagire meglio, adattandosi alle nostre abitudini ed esigenze.

Cosa significa questo in concreto? Grazie all’intelligenza artificiale, i diversi dispositivi “smart” della casa imparano innanzitutto a coordinarsi tra di loro e ad eseguire, insieme, anche compiti molto complessi.

Assistenti vocali e telecamere intelligenti consentono inoltre il riconoscimento vocale e visivo, permettendoci di interagire con gli apparecchi in modo semplice e intuitivo.

Le impostazioni della casa vengono aggiornate costantemente, personalizzando le attività in base alle nostre abitudini e preferenze.

Il frigorifero dotato di IA, per esempio, oltre a monitorare il proprio contenuto per inviare notifiche agli utenti quando gli alimenti stanno per finire o per scadere, potrà suggerire ricette basate non solo sugli ingredienti disponibili, ma anche sui nostri gusti, e su quelli dei nostri ospiti.

Lo stesso vale per gli impianti di illuminazione, climatizzazione e sicurezza, che potranno riprogrammarsi per rispondere, in ogni situazione, alle necessità di chi abita la casa.

Sicurezza e privacy

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Una simile evoluzione può anche intimorire, riportando alla mente situazioni, più o meno realistiche e plausibili, da film di fantascienza.

Non vi è dubbio che la materia sia delicata e che, come in tutti i campi di applicazione dell’IA, vada gestita con la massima cautela, con regole certe e chiare.

Ma c’è anche qualcosa che ciascuno di noi può fare per ridurre i rischi legati non soltanto all’intelligenza artificiale, ma a tutto il tema della domotica.

Per esempio, per quanto riguarda le telecamere di sorveglianza, è indispensabile scegliere prodotti che consentano la criptazione delle immagini, per tutelare la privacy e garantire la sicurezza delle informazioni registrate. Attraverso la criptazione, solo chi conosce la chiave di codifica può avere infatti accesso alle immagini.

Attenzione anche alla rete wi-fi che collega i diversi device, e che deve essere resa il più possibile sicura, modificando sempre la password predefinita e scegliendo un nome che non la renda identificabile e riconducibile a noi.

Ogni dispositivo della smart home deve essere costantemente aggiornato, perché spesso gli aggiornamenti riguardano la sicurezza del software. Per questo conviene registrarli sul sito del produttore in modo da garantire il costante adeguamento alle nuove modalità.

Un’altra regola, banale ma spesso inapplicata, riguarda i dispositivi e la rete wi-fi: quando non sono in uso, devono essere scollegati, per evitare di lasciarli “in ascolto”.

Infine, prima di eliminare i vecchi device, conviene ripristinare le impostazioni di fabbrica per rimuovere tutti i nostri dati.

Questo vale in particolare per gli apparecchi di riconoscimento vocale, i piccoli robot come Alexa, Google Home, Amazon Echo, che non soltanto rispondono alle nostre

domande, ma sanno anche anticiparle e darci suggerimenti in base alle nostre abitudini. Per fare questo memorizzano le informazioni che ci riguardano, una quantità impressionante di dati personali che potrebbero, se conosciuti da altri, mettere a rischio la nostra sicurezza.

Le ville smart a Forte dei Marmi

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Domotica e intelligenza artificiale non sono solo una prerogativa delle case di città, anzi. Tra le proposte di The Dream Real Estate sono comprese alcune ville di nuova costruzione o ristrutturate in cui la tecnologia è ampiamente utilizzata per migliorare il comfort, la sicurezza e la sostenibilità.

Come Villa Estasy, un esempio di architettura contemporanea nel centro di Forte dei Marmi che, alla qualità estetica, unisce un ampio uso della domotica. Il sistema della elettronico per la regolazione dell’ombreggiamento, una volta chiuso diventa anche un valido sistema anti intrusione. Oltre all’impianto solare termico che permette di riscaldare in modo sostenibile, la villa è dotata di un moderno sistema di allarme e video sorveglianza.

Linee modernissime ed eleganti anche per Villa Julia, una dimora di oltre 500 metri quadri a Vittoria Apuana. La costruzione gioca con i materiali, dal legno al travertino e con il verde che la circonda e che è utilizzato anche come elemento decorativo. Villa Julia vanta la classe energetica A+, che identifica gli edifici a “energia zero”, ed è dotata dei più moderni impianti di domotica.

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